
Si distinguono le onde d’urto focali, le “vere” onde d’urto, che hanno una riconosciuta azione antidolorifica, antinfiammatoria, riparativa sui tessuti interessati, e che per le energie erogate richiedono l’intervento diretto o quantomeno la supervisione del medico esperto di questo trattamento; e le onde radiali, che hanno una azione sui tessuti più superficiali, antidolorifica e decontratturante, senza tuttavia gli effetti metabolici realizzati dalle onde focalizzate.
Le onde d’urto agiscono attraverso meccanismi di azione molteplici, alcuni diretti e piuttosto rapidi nel ridurre il dolore e/o una limitazione funzionale, e soprattutto indiretti, che si esplicitano nella stimolazione di diversi processi metabolici: produzione di sostanze con azione riparativa sui tessuti danneggiati, formazione di nuovi vasi sanguigni che facilitano lo smaltimento di sostanze nocive, reclutamento di nuove cellule per rendere i tessuti più “vitali”.
Il nostro Centro dispone di strumentazione Storz Medical con sonda per l’erogazione di onde focali.
Le onde d’urto focali vengono utilizzate esclusivamente dai nostri Medici.
Quante sedute si effettuano?
Dipende dalla patologia e dalla gravità della sintomatologia: indicativamente, per le patologie ortopediche di norma di effettuano 3-5 sedute (standard 4 sedute)
Dr. Michele Barazzuol, membro SITOD (Società Italiana Terapia con Onde D’urto), già collaboratore presso l’ambulatorio Onde d’Urto dell’Azienda Ospedaliera di Padova e responsabile dell’ambulatorio Onde d’Urto dell’Ospedale Villa Salus di Mestre, nonché docente per corsi di formazione della Storz per medici e fisioterapisti.
Ove necessario, disponiamo di ecografo per fornire eco-assistenza prima e durante il trattamento per garantire il corretto puntamento della sonda ed offrire il massimo risultato possibile.
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Ambito ortopedico
Fasciopatia plantare con o senza sperone calcaneare
Tendinopatia achillea
Tendinopatia calcifica e non calcifica di spalla
Tendinopatia rotulea
Epicondilite ed Epitrocleite
Borsite trocanterica e calcificazioni dell’anca
Tendinopatia della zampa d’oca e dei muscoli peronieri
M. di De Quervain
Dito a scatto (stadi iniziali)
Pseudoartrosi e ritardi di consolidazione (per alcune sedi)


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Piaghe da decubito
Ulcere cutanee (nel paziente diabetico e non)
Ferite da ustioni
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Disfunzione erettile
M. di La Peyronie (induratio penis plastica)