
CHE COS’È il DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO
Il Disturbo da Stress Post-Traumatico (acronimo inglese PTSD) è un disturbo che rientra nella più ampia categoria dei cosiddetti “Disturbi d’Ansia”.
Ha delle ben precise caratteristiche cliniche e necessita di specifici requisiti per essere individuato.
COME RICONOSCERE I SEGNI E SINTOMI PRINCIPALI DEL PTSD
Senza scendere nelle classificazioni tecniche, da addetti ai lavori, e limitandoci ad un contenuto informativo più chiaro per tutti, possiamo dire che alcuni dei sintomi psicologici di questo disturbo sono:
- difficoltà di concentrazione
- insonnia
- irritabilità
- angoscia, paura
- senso di vulnerabilità per la propria incolumità psico-fisica
- rievocazioni dell’evento attraverso sogni/incubi e flashback
- evitamento di qualunque situazione/stimolo che in qualche modo sia connesso, o ricordi alla persona, ciò che ha originariamente determinato l’evolversi del disturbo
Un’importante distinzione: “sintomi sani” e “sintomi critici”
Una premessa è necessaria: il sintomo, di per sé, è una risposta fisiologica (cioè, normale) autoprotettiva.
Cosa significa questo? che quando viviamo situazioni o eventi particolari, anche molto difficili e disturbanti per la nostra normale quotidianità e qualità di vita, è decisamente sano e normale avere una risposta psico-fisica, anche estrema.
Non siamo macchine, è bene ricordarlo.
Infatti, il tuo corpo e la tua mente mettono in atto alcune reazioni per necessità: sono, infatti, tutte mirate a proteggerti dall’eventuale “crollo”.
Come si reagisce, solitamente, ad un evento traumatico?
Spesso evitiamo ricordi spiacevoli per il dolore che ci arrecano.
A questi si uniscono una serie di sintomi strettamente fisici, tipici dei disturbi d’ansia, quali:
- palpitazioni
- tremori
- dolori persistenti allo stomaco/pancia
- eccessiva stanchezza alternata a eccitazione
- eventualmente, anche reazioni psicosomatiche.
Soprattutto, però, ci sono alcuni comportamenti che vengono messi in atto con sistematicità, come meccanismi di autoprotezione.
Ad esempio, come accennato prima, l’evitamento di stimoli e situazioni associabili al trauma, o anche solo il tentativo di scacciare immagini, ricordi e pensieri collegati.
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MA QUINDI, OGNI EVENTO TRAUMATICO SCATENA UN PTSD?
La risposta è: assolutamente NO.
Il problema non è tanto l’avere determinate risposte, quando averle in almeno 3 modi particolari, che le fanno passare dall’essere “sane” al diventare “critiche”:
- Risposte intense: ovvero, connotate da un’intensità superiore a quella che normalmente tolleriamo. Per esempio, un conto è avere saltuariamente dei ricordi poco piacevoli di un incidente, e un conto è rivivere, intensamente e spesso, l’incidente come se si stesse ripetendo.
- Risposte durevoli: ovvero, hanno una durata prolungata. Dopo una catastrofe (es. grave incidente, calamità naturale) o un evento traumatico (lutto, aggressione ecc) potresti soffrire d’ansia per un po’ di settimane; ma se la cosa dura mesi e mesi, senza cenni di affievolirsi, allora c’è qualcosa che non va.
- Risposte frequenti: cioè che si ripetono nel tempo. Magari le risposte e i sintomi di ansia durano pochi giorni, però il problema è che ogni 2-3 settimane si ripete ancora, e ancora, e ancora…
PSICOTERAPIA E METODO EMDR COME POSSIBILITÀ PER RITROVARE EQUILIBRIO E BENESSERE
È nei casi in cui la risposta alla situazione/evento disturbante (che si può identificare come “traumatico”) si mantiene intensa, durevole e frequente nel tempo che si rende utile per la persona intraprendere un percorso che sia risolutivo e che permetta di ristabilire benessere psico-fisico e qualità di vita.
Lo strumento elettivo è l’intraprendere un percorso di sostegno psicologico e psicoterapia volto alla rielaborazione di tutto ciò che “è rimasto in sospeso”, poiché il naturale processo di rielaborazione dell’unità mente-corpo non è riuscito a completare.
Gli approcci di psicoterapia sono molteplici e tutti dimostrati validi dalla letteratura internazionale per aiutare le persone a ristabilire lo stato di benessere.
All’interno del “mondo” della psicoterapia, tra i molteplici metodi e tecniche, riscontra molto successo nell’aiutare alla risoluzione di tali problemi il metodo EMDR (acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing), una particolare tecnica di trattamento che facilità l’elaborazione dei traumi da parte dei pazienti, sfruttando stimolazioni bilaterali.
È importante sottolineare, in ogni caso, che al di là dell’approccio terapeutico e dei metodi e tecniche utilizzati, ciò che più conta è iniziare un percorso di cura, affidandosi a professionisti competenti e specificamente formati per aiutare le persone nella risoluzione dei loro problemi e disagi.